giovedì 3 aprile 2014

Il Bang (parte I) - Robert Venturi e il Post-Moderno

Robert Venturi (1925)

Opera in stile Pop Art raffigurante l'architetto Venturi e,
sullo sfondo,la sua opera più famosa:Casa Vanna Venturi

“Se Kahn rivendita l’assoluta corrispondenza tra forma e funzione,Venturi ne dichiara apertamente l’indipendenza,se Kahn, seguendo il principio della stanza, vuole che gli elementi costruttivi strutturino lo spazio, Venturi programmaticamente tralascia la costruzione come fatto dell’ingegneria,se Kahn aborrisce l’idea stessa di una qualsiasi decorazione aggiuntiva,Venturi rivendica la decorazione come elemento risoluto dell’architettura. Insomma alla coerenza l’incoerenza,al concetto di spazio istituzionale quello di riparo,a un processo da dentro a fuori uno da fuori a dentro,ad un concetto di modularità assoluta quello di ritmo….”

Da queste poche righe,tratta dal libro “Architettura e Modernità”,scritto dal prof. Antonino Saggio, si comprende da subito quale profonda distanza di pensiero architettonico,concettuale e filosofico ci sia tra due grandi maestri dell’architettura che,sembra paradossale,lavorano negli stessi decenni del novecento. C’è di più:Venturi,più giovane di Kahn,sarà,per un breve periodo,allievo dell’architetto estone ,assorbendo dapprima il pensiero del maestro,per poi ampliarlo e,come abbiamo visto prima,distaccarsi completamente.

Biografia
Venturi,nasce a Filadelfia,si  laurea all’ Università di Princeton nel 1947e ottiene un Master.Vincerà poi una borsa di studio dell’Accademia Americana di Roma, dove soggiornerà dal 1954 al 1956. Collaborerà con Eero Saarinen e Louis Kahn prima di aprire il proprio studio nel 1958. Dal 1989 lo studio prende il nome di Venturi, Scott Brown(sua moglie) & Associates. Venturi ha ottenuto nel 1991 il prestigioso Premio Pritzker ed ha insegnato in numerose università come Yale, Princeton e Harvard, oltre ad essere accademico d’onore dell’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze. E’ la sua opera teorica ad esercitare, ancora oggi, grande influenza.

Schizzo dell'architetto dove possiamo leggere la sua idea di Architettura


Il periodo storico
Prima degli anni Cinquanta del XX secolo la concezione che regnava sovrana in architettura era il cosiddetto “Movimento moderno” che trova i suoi massimi rappresentanti in  Le Corbusier,F.L.Wright,Alvar Aalto ed altri grandi maestri del XX secolo. Dopo la seconda guerra mondiale,però,inizia a nascere un pensiero architettonico che contrasta questa architettura. In risposta ad essa e all’International Style,nell’America settentrionale si iniziò a Parlare di Movimento Postmoderno. Uno dei teorici più importanti è proprio Robert  Venturi (nonostante egli stesso più volte ha affermato di non farne parte).
Il paragrafo tratto dal libro del Prof. Antonino Saggio spiega in modo estremamente chiaro quale profonde differenze ideologiche ci sono tra Movimento Moderno e Movimento Post-Moderno.
Compresa la differenza tra i due stili,è utile ora capire come si deve leggere un edificio post-moderno e cosa l’architetto vuole comunicarci con la sua opera. Utilizzerò un paragrafo tratto dal libro “The language of post-modern architecture” scritto da Jencks dove  viene teorizzata una duplice chiave di lettura da adottare per comprendere queste realizzazioni:

Un edificio post-moderno è per dirla in poche parole un edificio che comunica almeno a due livelli in uno stesso tempo: agli altri architetti e ad una minoranza che comprende i significati specifici dell’architettura, e ad un più vasto pubblico o agli abitanti del luogo che si occupano di altri problemi, quali il comfort, la costruzione tradizionale e lo stile di vita. Così l’architettura post-moderna appare un ibrido e, se è necessaria una esemplificazione visiva, la si può riferire alla facciata di un tempio classico greco. Quest’ultima è un’architettura geometrica di eleganti colonne scanalate nella parte inferiore, mentre in alto presenta un tumultuoso bassorilievo di giganti in lotta, un frontone dipinto in rosso e blu profondi. Gli architetti possono leggervi le implicite metafore e i sottili significati dei tamburi di colonne, mentre il pubblico può reagire alle metafore esplicite e ai messaggi degli scultori. Di fatto, ognuno risponde in qualche modo ad entrambi i codici di significato, così come fa di fronte ad un edificio post-moderno, ma certamente con una diversa intensità e comprensione: è questa discontinuità di gusti e di cultura la base teorica del “doppio codice” del Postmodernismo”.



Le opere ed il pensiero
Riprendendo il pensiero di  Jencks possiamo vedere come anche Venturi  plasmi le sue composizione con una duplice chiave di lettura:  nelle sue opere,infatti, alterna sempre due registri. Il primo è quello popolare, che tenta di parlare attraverso forme semplici e consolidate nella tradizione. E’ l’archetipo della casa presente nella coscienza comune; un rifugio sicuro in un periodo in cui le antiche sicurezza vengono cancellate da una modernità alienante.
Il secondo invece è aulico e sembra ammiccare costantemente ai professionisti del settore: in questo senso sono presenti elementi che richiamano, in maniera più o meno esplicita, artisti che vanno da Palladio a Le Corbusier; come ironicamente fa notare Tom Wolfe in “Maledetti architetti” questa architettura, che a prima vista appare così vicina al gusto popolare, è permeata di citazioni che sembrano voler mettere costantemente alla prova l’acume degli altri architetti.
Attraverso i due scritti: “Learning from Las Vegas”,scritto con la moglie e pubblicato nel 1972, e “Complessità e contraddizione in architettura” pubblicato sei anni prima,nel 1966, dove possiamo leggere come l’architetto voglia superare quella che lui considera architettura d’elite,didattica e dottrinaria,che escludeva moltissimi aspetti del reale. Nelle sue progettazione si cerca,invece, di inserire elementi decorativi,anche kitsch,che siano di facile comprensione per la cultura “bassa”,abbracciando e (ri)prendendo il pensiero della Pop Art che già da un decennio aveva trattato questi temi,cercando di far convivere l’aulico e il volgare. Tutto questo ragionamento può trovarsi sia nella parola Complessità che compare nel suo scritto del 1966 sia nel pensiero di Jencks sulla duplice lettura di un edificio Post-Moderno (vedi paragrafo in alto).
Analizzando invece il secondo termine che troviamo nel titolo del suo scritto,Contraddizioni,termine con cui Venturi esprime,quello che io ho reputato il suo Bang, ovvero la Giustapposizione di scatole il più possibile semplici concentrandosi sul designo della decorated shed,ovvero della pelle esterna. Si cerca quindi l’esaltazione dell’epidermide,il significato dell’architettura è dato,quindi,dal gioco ironico e dissacrato delle contraddizione,appunto,cercando di esaltare,isolandoli e dilatandoli,(tecnica tipica della Pop Art) il valore simbolico di alcuni elementi familiari quali il tetto,la finestra,la porta.

“ Il banale diventa meraviglia come nel ricordo a distanza di un adulto che guardo il mondo con gli occhi di se stesso bambino”


Questo libro,paragonabile solo a “Vers un architecture” di Le Corbusier, segnerà l’immortalità del pensiero Venturiano facendo diventare l’architetto un doppio campione: da una parte della sepoltura dei padri del movimento moderno e dall'altra di una interpretazione che vede l’architettura tutta in una ricerca formale e in una nuova libera inclusivista di azione.


La parola Giustapposizione sarà un concetto fondamentale di tutta la progettazione Venturiana. Giustapposizione di elementi ma giustapposizione pensata anche come ideale che unisce stile e funzionalità. L’ideale di integrazione è totalmente abolito. Al suo posto vi è quello di accostamento. Questo concetto è espresso nella sua seconda pubblicazione “Learning from Las Vegas”:la facciata acquisisce all’interno del progetto d’architettura una inedita centralità. Essa diventa un elemento dotato di un proprio significato.Tale significato è chiaramente connesso con il contesto produttivo, culturale e artistico da cui è generato e a cui esso è rivolto: nel caso di Las Vegas ciò che legittima quella pratica progettuale che dà forma al decorated shed e all’edificio duck sono i meccanismi dell’audience, le tecniche comunicative della Pop Art, i linguaggi massmediatici e quelle modalità di percezione della città che includono il movimento.

Le opere






Casa Vanna Venturi (progettata per sua madre) è  l'opera più nota di Robert Venturi

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